La questione del domicilio

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La risposta di Michele Foletti, presidente del Gran Consiglio, del 18.10.2012.

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Nota stampa, 11.10.2012

Stimate redazioni,
visto l’interessamento di alcuni media ticinesi per il mio domicilio, in relazione alla mia attività parlamentare in Gran Consiglio, vi informo che quest’oggi ho inviato una lettera ufficiale al presidente del Gran Consiglio, signor Michele Foletti (Lega), chiedendo che l’Ufficio presidenziale del legislativo cantonale faccia un accertamento della situazione (in termini generali, ma anche riguardo al mio caso) e dichiari pubblicamente se io abbia agito in contrasto con la legge o se, a causa dell’attività professionale e/o della dimora parziale fuori Cantone, la mia attività parlamentare sia stata svolta con poca serietà e con poco impegno (in termini generali, o anche in confronto ad altri deputati).
Mi permetto, anche in quanto ex giornalista, di aggiungere che seguo questa faccenda non senza un certo divertimento, siccome molti si sono buttati su una presunta “scoperta” del domenicale leghista, quando invece tutte le informazioni circa la mia attività professionale, le mie dimore fisse e temporanee, e persino il mio salario, sono da tempo, per mia esplicita volontà, di dominio pubblico, nella fattispecie sul mio sito Internet. Per esempio, in occasione delle elezioni federali 2011 ho pubblicato ogni centesimo delle mie entrate e delle uscite per la campagna elettorale (cfr. http://www.ticinoaperto.ch/index.php/elezioni-federali-2011/sostenitori/donazioni-e-trasparenza.html).
È possibile che ci siano altri politici altrettanto o maggiormente trasparenti. Invito volentieri a cena il primo giornalista che riuscisse a scoprirli, in Ticino o anche nel resto della Svizzera! Basta che questo invito a cena non venga inteso come un tentativo di corruzione…
Cordiali saluti,
Nenad Stojanovic

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