“Sarà Maudet contro Cassis”

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laRegione, 2.9.2017

L’intervista a cura di Fabio Barenco

Pierre Maudet, Isabelle Moret e Ignazio Cassis. Sono questi i candidati ufficiali proposti dal Plr, ieri a Neuchâtel, per la successione di Didier Burkhalter come consigliere federale. Ma chi la spunterà alla fine? «Mi sorprenderebbe se nell’ultimo turno della votazione ci fosse una costellazione diversa da quella che prevede Cassis contro Maudet», dice Nenad Stojanovic a ‘laRegione’.

Nenad Stojanovic, il tricket è una scelta positiva per le quotazioni di Ignazio Cassis?

Penso che questa situazione gli sia piuttosto favorevole: durante l’elezione del 20 settembre i voti dei parlamentari che non voteranno Ignazio Cassis, tenderanno a dividersi tra gli altri due candidati. Il tricket mette piuttosto in difficoltà la strategia del centro-sinistra: si troveranno nella situazione di dover scegliere tra una candidatura femminile (Isabelle Moret, ndr), che però ha poche possibilità di essere eletta – perché è ritenuta dagli esperti meno profilata, che rilascia dichiarazioni contraddittorie, che non ha mostrato le sue entrate fiscali, che non regge la pressione dei media eccetera – o di puntare più sul sicuro sostenendo Pierre Maudet.

Isabelle Moret non ha quindi nessuna chance di essere eletta?

Se per lei ci sarà un appoggio compatto del centro-sinistra per 2-3 turni, ciò potrebbe eliminare dai giochi il ginevrino. Ma dubito che sarà così. In percentuale penso che Cassis abbia contro Maudet il 70% di probabilità di vittoria. Contro Moret invece il 90%.

Il 20 settembre vedremo anche delle candidature selvagge?

È molto probabile. E in questo momento l’unica candidatura selvaggia probabile è quella di Laura Sadis. Si tratterebbe di un atto simbolico del centro-sinistra per dimostrare che non sono contrari né alla Svizzera italiana né a una donna. Ciò potrebbe poi giustificare lo spostamento dei loro voti su Pierre Maudet.

Cosa succederà nelle prossime settimane? Ci saranno colpi di scena?

Pierre Maudet, che fino ad ora ha fatto campagna all’interno del gruppo Plr, adesso si comporterà nello stesso modo con gli altri parlamentari federali. Il ginevrino andrà quindi costantemente all’attacco, mentre Cassis giocherà in difesa. Se Maudet riuscirà a convincere sempre più parlamentari a votare per lui, per Cassis diventerà sempre più difficile. Il ticinese parte con un vantaggio, ma sembrerebbe che Maudet guadagni sempre più terreno. Non avendo niente da perdere, potrà permettersi anche di rischiare di più, mettendo sul tavolo argomenti rischiosi. Cassis questo non se lo può permettere. Oggi non ha la certezza di venire eletto, ma rimane comunque quello con più probabilità di vittoria.

Essere il favorito in questi casi non è un vantaggio…

Certo, e con le sue dichiarazioni sul doppio passaporto ha fatto un errore quasi imperdonabile. Ha probabilmente perso quelle poche simpatie del centro-sinistra che aveva e non ha guadagnato voti nel centro-destra. Dovesse succedere ancora un caso simile nelle prossime settimane, per lui la situazione diventerebbe critica.

Se Ignazio Cassis non venisse eletto, come si svilupperebbero i rapporti tra il Ticino e la Berna federale?

Non prevedo grandi terremoti. Dubito che ci sarebbe una manifestazione in Piazza federale per questo motivo e non è nemmeno mai successo in passato. Era invece accaduto a più riprese per la mancanza di donne in Consiglio federale. Inoltre il Ticino non è compatto dietro a Cassis. Per il momento non c’è stato un grande entusiasmo per la sua candidatura, nemmeno nel suo partito. Non penso quindi che i rapporti tra il Ticino e Berna peggiorerebbero.

BARE

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