Ecco chi strumentalizza “Besso pulita!”

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Risposta al comunicato stampa di “Besso pulita!”

14.11.2012

Nenad Stojanovic

Il presidente di “Besso pulita!”, Ugo Cancelli, mi accusa di strumentalizzare la sua associazione a scopi politici. Questo perché ho pubblicato un articolo, sereno e ponderato, sulla rivista federale “terra cognita”, destinata a un pubblico ristretto e poco letta in Ticino. È un classico tentativo di rovesciare le cose gettando sabbia negli occhi dei lettori: infatti, nel mio articolo sostengo proprio la tesi, con tanto di esempi, che “Besso pulita!” sia animata da scopi nobili, ma che si presta a strumentalizzazioni di politici locali e cantonali. Contro queste strumentalizzazioni il signor Cancelli non ha però mai protestato, anzi. Ora cerca invece di strumentalizzare il mio articolo, avanzando accuse pesanti e cercando così notorietà pubblica. Egli afferma infatti che nel mio articolo “prevale lo sfondo ‘razzista’ che animerebbe promotori e aderenti all’associazione”. Questo è semplicemente falso ed è al limite della diffamazione.

 

Invito il lettore interessato a fare il seguente esercizio: inserire su “Google immagini” la parola chiave “besso pulita”. Troverà alcune fotografie, fra cui quella di un grande corteo preceduto da un vistoso striscione con scritto “Besso pulita!”. Il nostro lettore non avrà problemi a riconoscere diversi politici locali in prima fila ma un solo consigliere di Stato: l’attuale presidente del Governo ticinese Marco Borradori (Lega) che marcia fiero davanti a tutti, coprendo persino parte dello striscione. Borradori che, utile ricordarlo, ha pubblicamente affermato di ambire alla poltrona di sindaco di Lugano.

E quando si è svolto il primo evento pubblico organizzato dell’associazione “Besso pulita!”? Era il 10 aprile 2008. Una data come le altre? Direi di no: eravamo a dieci giorni dalle elezioni comunali. Elezioni nelle quali, per la prima volta, la Lega ha ottenuto due seggi in Municipio di Lugano.

Precisazione importante: non avanzo la tesi che vi sia un nesso causale fra gli episodi evocati poc’anzi. Ma sono fatti accertati e potrebbero indurci a pensare che un’associazione con scopi nobili come “Besso pulita!” sia stata strumentalizzata o “cavalcata” a fini politici. Si aggiungono poi altri episodi legati a quest’associazione, nei quali erano coinvolti diversi politici (di destra e di sinistra).

Il messaggio centrale del mio articolo, dal titolo “Droga e richiedenti l’asilo: in Ticino c’è chi chiede pulizia”, pubblicato nella rivista “terra cognita” della Commissione federale della migrazione, è proprio questo: “Besso pulita!” ha scopi nobili e attira persone che in buona fede partecipano alle manifestazioni per esprimere il loro dissenso contro lo spaccio di droga. (Leggere per crederci: http://www.terra-cognita.ch/21/stojanovic.pdf). Al tempo stesso, anche per l’ambiguità del suo nome, essa attira persone dagli scopi e valori ben diversi e talvolta difficilmente conciliabili con la democrazia. Inoltre, si presta a strumentalizzazioni da parte dei politici. Un’opinione simile è stata espressa fra l’altro da Fra Martino Dotta, da me citato, che ha dichiarato che quest’associazione ha una visione “unidimensionale” del problema e che “chi lotta per una ‘Besso Pulita’, e intende ‘ripulire’ il quartiere da alcuni gruppi di persone, è lontano dai principi di uno Stato sociale”.

Mai i responsabili di “Besso pulita!”, e in primis il loro presidente, hanno però preso le distanze dalla strumentalizzazione potenziale o effettiva della loro associazione. Ora, in un comunicato stampa ripreso dai media, accusano il sottoscritto di aver commesso proprio questo: di aver “cavalcato” la loro associazione per “profilarsi politicamente”. Ciò è ridicolo: se è vero che “terra cognita” è un’ottima rivista, essa si rivolge a un pubblico ristretto e dunque mal si presta a strumentalizzazioni politiche. Non ci fosse stato il comunicato del signor Cancelli, scommetto che pochissimi in Ticino ne avrebbero sentito parlare.

Inoltre, il signor Cancelli afferma che nel mio articolo “prevale lo sfondo ‘razzista’ che animerebbe promotori e aderenti all’associazione”. Questo è falso ed è al limite della diffamazione. Ma è bastato affinché attraverso i media elettronici passasse il messaggio “Stojanovic accusa quelli di ‘Besso pulita!’ di essere razzisti!”. Non è vero. Mi sono guardato bene dall’affermare che “Besso pulita!” sia razzista. Non lo è, così come non lo è la stragrande maggioranza delle persone che partecipa alle sue manifestazioni. Non a caso, nell’articolo ho riportato una frase dello stesso Cancelli, in cui afferma che la Comunità africana di Lugano viene regolarmente invitata.

Nell’articolo ho posto però due domande alle quali il signor Cancelli non ha ancora risposto, forse perché lo metterebbero in imbarazzo di fronte ad alcuni politici da lui molto apprezzati. Vorrei quindi riproporle: “Perché il problema della domanda [di droga]non viene tematizzato nelle manifestazioni pubbliche, nelle quali si punta il dito contro chi offre la droga, chi la ‘spaccia’ negli spazi pubblici? Forse perché il presidente della Lega dei Ticinesi – un partito che promuove attivamente l’idea che il problema dello spaccio sia tutto colpa dei richiedenti l’asilo – è un ‘noto cocainomane’?” [La qualifica “noto cocainomane” proviene dalla rivista “Das Magazin”, 28.7.2012, p. 29, e non è mai stata smentita].

Concludo con un’osservazione: il signor Cancelli non è riuscito a trovare inesattezze nel mio articolo. L’unico errore possibile concerne l’anno di fondazione dell’associazione che sarebbe stato il 2007 e non il 2008. Me ne scuso, ma questo dato non figurava sul sito dell’associazione. Inoltre, se è vero che sia stata fondata nel 2007, perché nessun media ne ha parlato in quell’anno e perché il primo evento è stato organizzato solo nel 2008, guarda caso dieci giorni prima delle elezioni comunali? Tutto ciò mi fa venire un sospetto: che il signor Cancelli abbia voluto strumentalizzare il mio contributo, pubblicato su una rivista letta da pochissimi, per fare pubblicità a se stesso e a “Besso pulita!”, siccome crede che il sottoscritto si presti bene, o meglio degli altri (di Fra Martino, per esempio), a questo tipo di attacchi.

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