Fermati dalla polizia e multati per la raccolta firme. Ma la giudice ci dà ragione.

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13.3.2019

Esattamente due anni fa con altre tre persone raccoglievo le firme per il “Referendum subito” davanti a un edificio scolastico di Olten, Canton Soletta. Quel giorno si tenevano le elezioni cantonali e chi ha mai raccolto firme nella sua vita sa che la presenza di votanti (in generale interessati alla politica) facilita assai questo esercizio democratico.

Su segnalazione di un’impiegata del Comune di Olten, la polizia ci ha interrogati e ci ha vietato di raccogliere firme davanti all’edificio. Abbiamo protestato, dicendo che questa decisione lede la Costituzione federale e in particolare i diritti democratici che includono la facoltà di raccogliere firme per iniziative popolari e referendum.

Qualche mese dopo il ministero pubblico del Canton Soletta ha emesso lo Strafbefehl (decreto penale di condanna) nei nostri confronti e una multa di 250 fr. (a persona; quindi in totale 1000 fr.). Gli altri due amici hanno pagato la multa, ma Mélanie Gai ed io ci siamo opposti tramite ricorso.

Alla fine abbiamo vinto! La giudice ha ordinato al Cantone di Soletta di pagarci oltre 3000 franchi di spese giudiziarie.

Per noi si trattava di una questione di principio e saremmo andati fino al Tribunale federale, se necessario. Proprio ieri una persona di Winterthur mi ha detto che per il medesimo atto (raccoglieva le firme davanti ai seggi) ha ricevuto una multa di 250 fr. dal Cantone di Neuchâtel.

La lotta per i diritti democratici non deve mai cessare.

Oggi, a due anni dai fatti, per la prima volta rendo nota la decisione (Urteil) del Tribunale cantonale di Soletta.

Nenad Stojanović

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